martedì, ottobre 30, 2007

Un passo dopo l'altro

Se fossi stato abile, avrei voluto fare l'alpino. Anni sono passati, ma la voglia di montagna e' rimasta sempre la stessa e forte viene fuori quando, nella casetta nei monti o in un rifugio sulle piste, sento l'odore della legna che arde.

Stasera ho rivisto Paolini, finalmente ritornato in tv. All'immagine della stufa, della legna che scalda, si contrappone l'altra faccia dell'alpino, quella piu' dura: la memoria; la memoria della guerra e del freddo.

Alcune citazioni, di uno spettacolo scritto col cuore.

"Se tolgo tutte e due le sicure, smetto di guardare dove lancio e guardo come lancio. Piu' che un gesto bellico, e' un gesto estetico..."

"Per non perdere il ritmo interno delle bestemmie smetteva anche di respirare..."

"... poi vedo il mio corpo che si alza e va ad aprire. Dico: "vai tu, che io resto qui e non mi muovo"..."

"Un corpo d'armata che si ritira, stampa una schifosa sindone di sangue sulla neve."

"Sai cos'e' la dignita'? E' fare il passo dietro alla gamba."

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1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Trovo perfettamente calzante la definizione che Tatti Sanguinetti ha espresso su Marco Paolini: "Uno che fa parlare anche le pietre".Davanti ai suoi spettacoli, tra una miriade di emozioni, pensieri, riflessioni e fegati amari, ho sempre lo stupore e la gratitudine di chi si ritrova ad ammirare un'autentica opera d'arte. Grazie Marco!E ciao Pité

venerdì, novembre 09, 2007  

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