mercoledì, aprile 16, 2008

Droghe pesanti

Tutti i figli degli anni '60 e '70 sono passati, prima o poi, sotto la scure della saga di Star Wars. C'e' chi ne rimane illeso. E c'e' chi no: Traduttore R2D2.

C'e' poi un'altra dicotomia importante nella vita, decisiva per definire le persone (tanto che ancora mi chiedo perche' non sia tra i punti cardine di ogni colloquio di lavoro...): c'e' chi e' venuto su con i LEGO e chi con i Playmobil. Io personalmente faccio parte della prima scuola e credo che nei prossimi anni, viste le novita' degli ultimi tempi, prolifereranno notevolmente le possibilita' di questo gioco, per il piacere di grandi e piccini.

Alla fine c'e' chi incrocia le cose e... vabbe', ma che ve lo dico a fare?! From Brick To Bothans.



E voi, di che scuola fate parte?

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8 Comments:

Blogger g said...

Pensavo la stessa cosa stamattina in autostrada.
Quanti pomeriggi passati a costruire, smontare, preparare.. Quanto mi incazzo ora invece quando mio fratello, il Piccolo(8 anni), si lamenta perchè vuole solo la playstation, lui che possiede il triplo dei Lego che avevo io, avendo anche quelli del fratello di mezzo(15 anni) e i miei(23 anni). Va sempre a finire che gli tiro fuori gli scatoloni, ci sediamo per terra, e dopo dieci minuti lui accende la TV malefica e io, anche per quel pomeriggio, non studio una ceppa.
L' anno scorso mi ero pure messo a progettare il deposito di zio Paperone, volevo farlo alto almeno 40 cm, ma non avevo abbastanza pezzi blu, è venuta solo la facciata con la $, pazienza.
E alla fine non è neanche la play il problema, perchè i videogiochi non fanno poi così male, quelli di una volta erano un' altra cosa però, più difficili, più stimolanti, meno grafica e più pulsanti e capoccia.
Leggete "Tutto quello che fa male ti fa bene. Perché la televisione, i videogiochi e il cinema ci rendono intelligenti" di Steven Johnson, questo neuroscienziato cresciuto con Pac-Man tira fuori un paio di teorie niente male sullo sviluppo e l'organizzazione mentale che derivano dai pomeriggi videoludici.
Poi, sempre oggi pomeriggio, sull'onda della Videonostalgia che ogni tanto mi avvolge, ho rispolverato il vecchio Amiga 600, caz funziona, bei tempi quelli.
E poi, diciamocela tutta, noi andavamo a giocare a pallone e a nascondino al parco e a rubare i fichi al contadino che ci bestemmiava dietro..
I bambini di oggi conoscono tutti i pokemon a memoria ma a dirgli "un due tre stella" al massimo pensano ai biscotti.
Finito il delirio di un fratello maggiore paranoico e nostalgico.
e tu, come Nintendi?

giovedì, aprile 17, 2008  
Blogger piteko said...

Eh, complimenti per il commento!
Ho come l'impressione che la prossima generazione, invece che giocare a pallone nel campetto sotto casa, giochera' a fifa in rete...

Ma li' chi e' che porta il pallone??

giovedì, aprile 17, 2008  
Anonymous Anonimo said...

Questo quesito per me è facilissimo.
I LEGO tutta la vita.
Per non parlare di Star Wars, ha monopolizzato i miei sogni da ragazzo per anni.

giovedì, aprile 17, 2008  
Anonymous Anonimo said...

Ho dimenticato la firma.
Almeno sai con chi lamentarti...

MJC

giovedì, aprile 17, 2008  
Blogger JeffHawk said...

Lego e Star Wars. Indimenticabili.

peccato per il prezzo...

venerdì, aprile 18, 2008  
Blogger piteko said...

Hey Jeff! Eh, ti facevano apprezzare i pezzi che avevi in mano ;)
D'altra parte e' come la vita: ogniuno ha dei pezzi, quanto ci metti del tuo per farli incastrare in modo che diventino un'opera d'arte, sta a te...

venerdì, aprile 18, 2008  
Blogger piteko said...

@MJC: nessun lamento, anzi, sono sincronizzato sulla stessa lunghezza d'onda ;)

sabato, aprile 19, 2008  
Anonymous Anonimo said...

Senior prima lego adesso warhammer, Junior playmobil. Io sempre incazzata perchè comunque ci sono pezzettini micro ovunque...
Mariatn

sabato, aprile 19, 2008  

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